(Questa settimana non sono riuscita a registrare la versione audio, mi dispiace)
Quando ero piccola mi dicevano sempre Perché non esci invece di stare sempre a leggere? Io facevo finta di non sentire.
Per molti motivi che non è questa l’occasione di raccontare ho sempre pensato di essere una persona da interno e non da esterno, da teoria e non da pratica. Qualsiasi cosa io debba affrontare, anche la più semplice o quotidiana, io vado sempre prima a cercarmela in un libro o comunque in un testo scritto. Il fare viene sempre dopo, prima c’è Google o studiare.
Il paradosso è che se mi dico Vorrei camminare di più all’aria aperta, non inizio semplicemente a farlo, devo prima leggere almeno qualche libro sull’argomento. È come se dovessi sempre mettere insieme più informazioni possibili per immaginare o muovermi in una cosa per me nuova.
Per questo forse mi innamoro in modo speciale di quelle letture capaci di portarmi in qualche modo fuori, a sperimentare e a osservare in modo diverso quello che mi circonda (e per questo sono così fissata con la creatività come arte del fare e non solo dell’inventare, adesso posso confessarlo, Vostro Onore).
Ecco due titoli a cui tengo molto e che mi è venuta voglia di consigliare anche a te.
Il primo titolo è ormai un classico della creatività:
Come diventare un esploratore del mondo di Keri Smith, traduzione di Goffredo Polizzi
Ogni volta che sento di non avere più idee, apro questo libro. Anche solo una pagina a caso mi riaccende la testa e mi fa desiderare di esplorare di più, di giocare di più.
C’è un lungo passaggio in particolare che parla di quanti modi diversi esistano di guardare un albero e di guardare in generale: amo citarlo nei corsi sulla comunicazione digitale per spiegare che no, non è vero che abbiamo già detto tutto o dobbiamo dire solo quello che ci impongono i trend (se sarai in classe con me prossimamente, potresti ascoltarlo anche tu).
Su Keri Smith tornerò anche in futuro, è da un po’ che sogno di scrivere dei numeri sui miei maestri e le mie maestre.
Il secondo è una delle uscite 2024 che ho amato di più:
Un mondo di meraviglie di Aimee Nezhukumatathil, traduzione di Federica Principi, illustrazioni di Fumi Mini Nakamura
Il sottotitolo di questo libro è Elogio di lucciole, squali balena e altri prodigi. Cosa so io della natura e del mondo animale? Zero. Quanto mi affascinano? Un milione di miliardi.
Se poi ci abbini una scrittura calda e luminosa che racconta fatti di vita teneri e commoventi, ricordi che pizzicano e coccolano, allora queste diventano pagine che devono abitare fisse sulla mia scrivania, perché mi dicono Esci dalla tua bolla più di mille altri manuali.
Progetti che sto sbrinando
La scorsa estate mi sono fatta una promessa: per aiutare meglio le attività e i progetti che seguo nelle consulenze, devo innanzitutto aiutare meglio me.
Questo vuol dire che ho iniziato a programmare il lavoro con largo anticipo, gestisco solo carichi di cui riesco davvero a occuparmi, non accetto richieste impreviste per problemi urgenti e non mi remo contro nei periodi in cui so già di avere più impegni, anche personali o familiari.
Devo ancora affinare tutto e imparare a darmi ancora un po’ più di respiro, ma il primo effetto positivo che sto notando in questo periodo è che non ho più paura di dire Questo percorso insieme non può iniziare prima di un mese.
Quindi: ottobre è tutto pieno, adesso punto a completare le prenotazioni per novembre e dicembre. Se vuoi lavorare con me nel 2024, questo è il momento di farmelo sapere.
Come? Rispondi a questa mail, organizzo una chiacchierata per conoscerci e capiamo insieme se sono la persona giusta per te.
Compiti per la settimana
Da La casa dei notabili di Amira Ghenim, traduzione di Barbara Teresi:
«Mi sono pentita di tante e tante cose, eppure il tempo ha poi eroso i miei rimpianti, che con il passar delle notti si sono fatti via via più piccoli, fino a dissiparsi ed essere dimenticati, a eccezione di uno: il rimpianto per non aver imparato a leggere, Hind. Contro quello, i giorni non hanno potuto nulla: è rimasto vivo e vegeto e ancora adesso mi perseguita».
Cosa non vorresti rimpiangere mai del tuo progetto o della tua attività? Facci caso, poi scrivilo sul tuo quaderno.
E adesso… titoli di coda
Sono Valentina Aversano, sbrino aziende, progetti e freelance e non ti faccio andare in burnout.
Come posso aiutarti? Parliamone: rispondi a questa mail, raccontami tutto e organizzo una chiacchierata per conoscerci.
Posta creativa torna da te domenica 6 ottobre: ti è piaciuta questa puntata? Girala a una persona che dovrebbe proprio scoprirla
complimenti, Keri Smith continua a essere una vera rivoluzionaria della scrittura
e seguirne tracce, anche solo poche
allarga davvero il modo in cui si guarda e poi si pensa alla scrittura
(dei bambini, ma non solo)
Grazie di cuore