Ciao, questa è la Scatola dei Tesori di ottobre: se hai letto la puntata precedente di Posta creativa, allora sappi che questo numero della newsletter è l’esempio pratico di quello che ho raccontato a proposito del comunicare online.
I tesori che trovi questo mese sono frutto delle chiacchierate nei messaggi privati sui social, delle mail che ricevo quando scrivo qui e di incontri preziosi come regali.
Un tesoro da ascoltare
Francesco Farabegoli di
mi ha fatta entrare nel tunnel di questa versione di Missing.Un tesoro di Donatella Plastino
Donatella Plastino vive a Rimini da più di vent'anni ma è calabrese di nascita e di cuore. Lavora in una web agency che si chiama Adrias Online e nella vita d'ufficio si occupa di marketing e turismo. Una sua grande passione sono le tecniche di organizzazione visiva dei pensieri, delle idee, delle informazioni. Per pensare bene lei deve partire da un foglio bianco e disegnare una mappa, per fare le cose deve prima scriverle da qualche parte. È anche appassionata di manga, fumetti e animazione e ha un pallino (per non dire ossessione) per i Cavalieri dello Zodiaco. Per conoscerla meglio puoi seguirla su Instagram.
Ecco il suo tesoro:
Ho un quaderno che è diventato un mio piccolo tesoro ma immagino che se qualcuno dovesse sfogliarlo lo troverebbe strampalato e senza filo conduttore.
La sua storia ha a che fare con un’abitudine che ho fin da ragazzina: quando incontro una parola nuova devo cercarne il significato. Se succede mentre sto leggendo interrompo la lettura, se avviene in una conversazione me l’appunto.
Una volta usavo il dizionario di carta, oggi vado su Google, apro una nuova scheda e cerco la parola. Ma soddisfare la curiosità non basta, alcune parole sono proprio belle, mi incuriosiscono, le vorrei memorizzare, altre approfondire, e così lascio le schede aperte.Un giorno, mentre le guardavo cercando di chiuderne qualcuna (avevo davvero molte schede aperte) ecco l’idea: un quaderno in cui svuotarle, in cui tenere la mia collezione di ricerche unita e pronta all'uso. Un spazio dedicato alle mie piccole scoperte quotidiane.
Ho preso un quaderno ancora intatto, alternava pagine a righe con pagine bianche e mi è sembrato perfetto perché a volte queste parole aprono finestre, si espandono e diventano mappe. Di solito però sono rapida: scrivo la parola, una breve definizione, il significato o una nota, un ricordo, un disegnetto brutto.Nel quaderno oggi raccolgo tutto quello che scopro e che imparo: parole che ignoravo e altre di cui volevo rinfrescarmi il significato, nomi di animali, piante, persone, spezie, luoghi che vorrei visitare, parole in altre lingue, termini dialettali, termini tecnici, parole che proprio non mi entrano in testa (una appare tre volte in dodici pagine). Il solo trascriverle mi aiuta a memorizzarle e qualcuna riesco anche a usarla.
Usando il quaderno ho notato anche alcune cose di me che non sapevo, o non ci avevo mai fatto caso, come il fatto di non conoscere i nomi di molti capi di abbigliamento contemporanei, compresi quelli che uso. E anche questa è stata una nuova piccola scoperta.
Un tesoro di chi legge Posta creativa
Nella mail di benvenuto che ricevi quando ti iscrivi a questa newsletter ti chiedo di consigliarmi un disco, un film, un podcast o un libro che ami, così non finisco nello spam e nel frattempo metto insieme una Scatola dei Tesori collaborativa.
Oggi condivido la risposta di Mariangela:
Sto leggendo La piscina, di Giacomo Papi. Se non lo hai ancora letto aggiungilo alla lista. Non sono una grande appassionata di podcast, però mi piacciono le contraddizioni e quindi li ascolto. In questo periodo, oltre a Indagini, sto ascoltando Le parole della filosofia di Pietro Del Soldà. Tra i prossimi ci sarà Pornazzi, di Melissa Panarello.
Come sbrino i progetti
La diretta Instagram in compagnia di Valeria Zangrandi mi ha dato l’occasione di raccontare come lavoro, cosa mi ispira e quali sono gli strumenti, i libri e gli spazi che allenano la mia creatività. Puoi rivederci qua.
Vuoi venire in classe con me? C’è il workshop di Scuola del libro.
Compiti per la settimana
Da La parete di Marlen Haushofer, traduzione di Ingrid Harbeck:
«Molto lentamente imparai a introdurre un certo sistema in tutti i miei lavori, e ciò mi rese la vita un poco più facile. In realtà, la mancanza di pianificazione non è mai stato uno dei miei difetti; eppure mi ero trovata raramente in condizione di poter realizzare i miei progetti, perché con certezza matematica si era sempre presentato qualcuno o qualcosa a impedirne l’esecuzione. Qui nel bosco nessuno poteva mandare a monte i miei piani. Se fallivo, la colpa era mia e dovevo renderne conto solo a me stessa».
Cosa si intromette tra te e le tue idee? Facci caso, poi scrivilo sul tuo quaderno.
E adesso… titoli di coda
Sono Valentina Aversano, sbrino aziende, progetti e freelance e non ti faccio andare in burnout.
Come posso aiutarti? Parliamone: rispondi a questa mail, raccontami tutto e organizzo una chiacchierata di 30 minuti per conoscerci e capire se sono la persona giusta per te.
Posta creativa torna da te domenica 27 ottobre: ti è piaciuta questa puntata? Girala a una persona che dovrebbe proprio scoprirla
Il quaderno delle parole mi ha deliziata 😍
Bella l’idea del quaderno delle parole di Antonella!