Settembre tira, spinge, corre e io sento proprio il bisogno di sedermi, fermarmi e immergermi in un po’ di idee per riavviare la testa e far tornare l’ispirazione. E tu? Facciamolo insieme, apriamo la Scatola dei Tesori.
Un tesoro di Alice Fadda
Alice Fadda è un’illustratrice che disegna di tutto, anche strategie per comunicare. Ha una clinica digital, un pronto soccorso per chi vuole tanto comunicare online ma non sa dove mettere le mani. Siamo amiche, colleghe e compagne di strada: la nuova identità visiva di Posta creativa è merito suo. Puoi conoscerla meglio leggendo la sua newsletter Qualcosa, ovviamente illustrata.
Ecco il suo tesoro:
Durante l’estate 2020 ho letto Manuale di scrittura creativa di
Quella del 2020 fu un’estate contraddittoria: felice e bellissima perché finalmente potevo lasciare quelle mura domestiche che mi avevano abbracciato, ansiato, imprigionato, custodito per diversi mesi, ma fu anche pesantissima perché tutti i pensieri che avevo erano ingarbugliati. Per colpa della pandemia avevo rimandato il mio piano d’azione per diventare freelance e mi sentivo sospesa, divisa tra il desiderio di rimettermi in gioco, e allo stesso tempo ne avevo una paura fottuta, direi paralizzante.
Nel Manuale di Simona ci sono moltissimi esercizi, e uno di questi sembrava parlarmi, sembrava sapere di cosa avessi bisogno in quel preciso momento. Diceva così: “Se dovessi dire di te solo una cosa, quale diresti? Chiedi alle persone che ti conoscono di regalarti una parola che ti identifichi.” Fu come riuscire a capire come finire il cubo di Rubik – che immagino essere una cosa pazzesca di cui non ho nessuna contezza, però, visto che non ci sono mai riuscita – o come completare un’equazione difficilissima, ecco.
Certo, non era un esercizio facile: avrei dovuto chiedere ad altre persone cosa pensassero di me, del mio carattere, dei miei pregi e anche difetti, ovviamente. Poteva essere rischioso, forse anche doloroso, ma era davvero il modo migliore per smuovere le acque, e allo stesso tempo sarei anche uscita da una zona di comfort in cui mi ero adagiata da tanto. Era un ottimo punto di partenza (che poi è sempre la cosa più difficile trovarne uno).
Ho messo da parte paura e vergogna, e ho inviato lo stesso messaggio a una quindicina di persone. Ho atteso, con trepidazione.
Beh, quello che è successo poi è stato sorprendente. E fortissimo. Finalmente la matassa in cui ero intrappolata ha iniziato a dipanarsi, i pensieri si sono fatti leggeri e hanno iniziato a brillare.
Mi sono vista, per la prima volta, con gli occhi delle altre persone scoprendo delle cose di me meravigliose, e sconosciute, e altre che avevo paura di ammettere. Ero forte, ero casa, ero disponibile, ero pratica, ero un’osservatrice attiva: questa su tutte, è diventata negli anni fondamentale per il mio personal branding e per la mia comunicazione online, per dire.
Quindi la mia cosa preziosa, in realtà sono due cose preziose: una è il libro di Simona – da sempre bussola per il mio lavoro, e che consiglio a tutte quelle persone curiose di scoprire cose preziose che potrebbero essere applicate in ogni campo e area di competenza, non solo nel mondo della comunicazione – e la seconda è questo esercizio magico: fatelo, lanciatevi, scegliete delle persone che vi sanno e scrivetegli. Non abbiate paura.
Un tesoro di chi legge Posta creativa
Nella mail di benvenuto che ricevi quando ti iscrivi a questa newsletter ti chiedo di consigliarmi un disco, un film, un podcast o un libro che ami, così non finisco nello spam e nel frattempo metto insieme una Scatola dei Tesori collaborativa.
Oggi condivido la risposta di Federica:
Qualcosa che amo? Ho finito da poco di leggere Ohio di Stephen Markley e mi ha commossa in più parti, oltre ad essere scritto benissimo – a mio parere.
Un disco che amo tantissimo, invece, è Untrue di Burial. Credo anche che mi somigli.
Progetti che ho sbrinato
Camilla Mazzanti nella vita si occupa di musica, è violinista nell’orchestra La Toscanini in Emilia Romagna. È una persona curiosa con una passione che la porta altrove, nei boschi, in cerca di funghi.
Nasce così
, un progetto che ho avuto il piacere di sbrinare prima in una masterclass e poi con una consulenza di rifinitura.Camilla lo racconta così: «Quel che mi incanta dei funghi è la loro incredibile capacità di essere un argomento trasversale e sul quale c’è ancora molto da scoprire. Amando cercare quelle che mi piace chiamare connessioni miceliari, ho scoperto che i funghi possono essere una metafora utile per esplorare e indagare aspetti del mondo molto attuali: la crisi climatica, la crisi del mondo capitalistico, un paradigma sociale, un suggerimento per riflessioni artistiche, sociologiche o antropologiche».
Quando mi ha raccontato la sua idea Camilla mi ha acceso mille luci in testa, adesso non vedo l’ora di leggerla. Ci sono anche le illustrazioni di Alice, è un’altra delle sue magie.
Il primo numero della newsletter esce il 23 settembre: «Di lunedì perché è uno dei giorni in cui il bosco riposa e i funghi possono uscire indisturbati senza essere raccolti ed esprimere tutto il loro potenziale».
Compiti per la settimana
Da L’orto di un perdigiorno di Pia Pera:
«Com’è cambiato lo stato d’animo rispetto all’anno scorso. So di avere ancora molto da migliorare nell’orto, eppure non mi scoraggio. Qualcosa è maturato, sento di essere entrata in un ritmo: so quando è il momento di seminare, quando quello di cogliere, oppure di lavorare il terreno. Lo so in modo ancora generico, quanto basta però a non fallire del tutto. Di anno in anno, capirò meglio: intanto ho cominciato».
Cosa hai imparato fino a qui grazie alla tua idea, al tuo progetto o alla tua attività? Facci caso, poi scrivilo sul tuo quaderno.
E adesso… titoli di coda
Sono Valentina Aversano, sbrino aziende, progetti e freelance e non ti faccio andare in burnout.
Come posso aiutarti? Parliamone: rispondi a questa mail, raccontami tutto e organizzo una chiacchierata per conoscerci.
Posta creativa torna da te domenica 22 settembre e parlerà di quaderni: ti è piaciuta questa puntata? Girala a una persona che dovrebbe proprio scoprirla
Vabbè, il mio numero prefe di Posta creativa: ci sono io, e Fungotropìa di Camilla Mazzanti: che combo pazzesca!
Voi due, Vale, Alice. M’è preso un colpo. Un colpo felice. È pure settembre uno dei miei momenti preferiti. Grazie. È proprio rigenerante guardarsi con gli occhi degli altri.🥰