Trova il tuo pubblico, fatti leggere
o come capire quali domande devi farti per promuovere il tuo progetto
Ciao, eccomi con una nuova puntata di Posta creativa. Cose che sono successe nel frattempo:
Teodora Dominici mi ha intervistata in una puntata della sua newsletter
: racconto il mio lavoro e un po’ di fatti miei
E adesso andiamo. Oggi rispondo a una lettera.
Posta creativa: tu chiedi, io rispondo
Cara Valentina,
dopo che mi hai dato ispirazione per dare vita alla mia primissima newsletter (uscita l'11 novembre) eccomi qui a romperti le scatole con la domanda da un milione di dollari...
Ho notato che i miei unici lettori fanno parte della cerchia della piattaforma sulla quale pubblico i miei blog... E che, con tutto il bene che gli voglio, non escono da quella. Quindi per fare conoscere la mia newsletter dovrei rivolgermi ad un altro pubblico. Non parliamo di quello di Instagram (unico social che uso) perché sono persone che non escono dai social.
È possibile, senza i social, dare visibilità alla mia newsletter? E se sì, hai qualche consiglio da darmi?
Ma soprattutto, secondo te, perché non esiste più quella curiosità che ci porta ad andare oltre ai soliti due siti che frequentiamo?
Miryam
Cara Miryam,
che bello sapere di aver ispirato un progetto, ti ringrazio davvero.
Ecco qualche domanda per aiutarti a mettere a fuoco meglio la questione:
quanto tempo prima del lancio hai raccontato online del tuo nuovo progetto?
quante volte l’hai fatto?
hai già raccontato la tua nuova idea con dei messaggi personali indirizzati alle persone più attive nella cerchia del tuo attuale pubblico?
Gli esseri umani sono abitudinari e, soprattutto, pigri. Ci vuole tempo per far attecchire un seme nuovo e annunciarlo una volta sola non basta. Devi accompagnarlo mentre cresce, annaffiarlo spesso, prendertene cura, parlarne alle persone che non dovrebbero proprio perderselo perché sono proprio loro che avevi in mente quando lo stavi piantando. Ci sono? Chi sono? Puoi fare una lista?
Per dare visibilità a un progetto non esistono solo i social, certo. Però, se hai già un profilo, perché non usarlo? Perché non raccontare più spesso quello che stai facendo di nuovo in modo da incuriosire e far entrare le persone in un mondo diverso?
In parallelo, pensa al pubblico nuovo che vorresti conquistare: come è fatto? Dove sta? Somiglia in qualche punto a quello dei blog o è proprio l’opposto? Perché?
Potresti esplorare Substack e scoprire se ci sono persone che hanno i tuoi stessi interessi: puoi commentare altre newsletter andando a cercare mondi che parlano già la tua stessa lingua e puoi usare la funzione Notes come un social per chiacchierare e raccontarti (di fatto somiglia al Twitter dei tempi d’oro).
Io non credo che sia sparita del tutto la curiosità della scoperta, è solo che il mondo digitale che abitiamo adesso è molto più affollato: ogni giorno ci arrivano addosso tanti stimoli, tante idee e tanti contenuti. Non tutto ci può interessare, certo, ma per affezionarci a qualcosa di nuovo serve trovarcelo davanti spesso, per conoscerlo meglio e sentirlo meno estraneo, meno lontano.
Quando hai iniziato la tua newsletter, cosa ti ha mosso? Che obiettivo ti sei data? È un numero o altro ancora? Scoprilo.
Fatti tutte le domande che servono, ma soprattuto datti tempo, molto tempo. Il vero superpotere dei progetti è la pazienza.
In bocca al lupo per tutto,
Valentina
Progetti che ho sbrinato
Sono molto contenta di aver dato una mano a
, la newsletter memoir di Serena Blasi in partenza il 4 dicembre.Serena racconta così cosa succederà: «Sono tante le voci che ascolteremo e metteremo in relazione. Ad esempio quelle intense e oscure delle figlie e delle madri nate dalla penna di Elena Ferrante, quelle ironiche e sfrontate che ci mostra Amy Sherman-Palladino, quelle profonde e intime di Alba de Céspedes. Fin da piccola, in modo istintivo, andavo a ricercarmi storie che raccontano gli intrecci nelle vite di madri e figlie. Spesso rimanevo delusa perché le mie richerche non mi soddisfacevano: probabilmente il mio progetto nasce dalla frustrazione della bambina che ero; mescolando frustrazione e desiderio di scoprire nuove eroine, sono cresciuta e ho imparato a guardare oltre le coltri. Ho cercato di più, ho cercato meglio e nel frattempo anche il nostro immaginario femminile è diventato più ricco».
Abbiamo lavorato insieme sul rifinire l’idea di partenza, le abbiamo dato più forza e un metodo per dispiegarsi al meglio nel momento della scrittura, per far arrivare sempre idee.
Poi Alice Fadda ha insegnato a Serena tutti i trucchi di Substack e ha tradotto in immagini e colori il cuore dell’idea grazie alle sue bellissime illustrazioni. Viva i villaggi che costruiscono progetti.
Compiti per la settimana
Scrive Almudena Sánchez in Farmaco, tradotto da Marta Rota Núñez:
«Almudena, la cena è pronta!
Che maniera di spezzare l’incantesimo. Mia madre, lo confesso con tutto il mio amore, possedeva un’ascia di realtà. Si riforniva dal ferramenta della disillusione. Ha cominciato con un’ascia, poi ha aggiunto delle pinze e un grande trapano.
Quant’è facile rompere un mondo. Quanto costa preservarlo».
Da chi o cosa devi proteggere il tuo progetto per farlo crescere come desideri? Facci caso.
Domande creative: mi mandi la tua?
Una volta al mese rispondo alle domande su abitudini o routine creative, ispirazioni, idee, scrittura, progetti e tutto quello che li fa bloccare o funzionare. Vuoi scrivermi anche tu?
Dove possiamo incontrarci
martedì 5 dicembre alle 19 sono da Sparwasser a Roma per commentare Maniac di Benjamín Labatut insieme a
. Facciamo anche un brindisi natalizio e un mercatino di libri al buio per raccogliere fondi per l’edizione 2024 del nostro Festivalino Prenestino. Vieni anche tu? Prenotati così ci contiamo benesabato 9 dicembre vado a fare un giro a Più libri più liberi: di sicuro mi trovi alle 15.30 a sentire Maggie Nelson in Sala Sirio, in conversazione con Ilaria Gaspari e Alice Urciuolo
E anche per stavolta abbiamo finito.
Sono Valentina Aversano, project strategist che sbrina idee e fa succedere le cose. Poi leggo e rido con
. Mi trovi su Instagram, LinkedIn e prima che finisca il 2023 anche su un sito tutto nuovo.Posta creativa torna da te domenica prossima.
Ti è piaciuta questa newsletter? Lasciami un cuore, un commento o un fatto creativo e, se ti va, porta in giro questo numero
Grazie sempre a Ottavia Baldi per le bellissime illustrazioni
Arrivo in ritardo con il mio commento ma arrivo.. Ti ringrazio di vero cuore per avermi letta e per aver risposto alla mia mail.
Diciamo che io ho sempre paura di rompere le scatole alle persone e quindi anche mettermi a pubblicare stories su instagram, per esempio, mi mette in crisi. Pensa che quasi non lo faccio nemmeno quando escono i brani della mia band, figurati... Da sempre lotto contro questo timore di essere inopportuna.
Dopo Natale cercherò di mettere a punto la tua strategia, intanto oggi ho concluso la newletter di dicembre (uscirà l'11, ormai l'ho battezzato, è un numero che mi piace!) e messo una storia - spoiler su Instagram. Vediamo che succede!
Un abbraccio grande!
Due bellissime scoperte attraverso la tua nl di oggi (le ricette con la slowcooker di Andrea e Farmaco che mi è venuta subito voglia di leggere. Grazie come sempre !