Ciao, questa è la nuova puntata di Posta creativa, una newsletter che non parla di attualità, ma ha la testa sempre a Gaza.
Cose che stanno succedendo nel frattempo:
stanno arrivando le prenotazioni della lista d’attesa per le masterclass su blog e newsletter di sabato 16 e sabato 23 marzo. Il 10 apro le iscrizioni per i posti rimasti liberi: vuoi approfittarne in anteprima anche tu? Scrivimi
Cose che stanno per succedere:
martedì 5 marzo alle 19
incontra Loredana Lipperini da Sparwasser per parlare dell’Incubo di Hill House di Shirley Jackson. Questa è una delle serate che poi ti penti di aver perso, te lo dico. Per partecipare segui queste istruzioni
Ok, adesso possiamo andare.
Cara Simona, ti ho scritto una lettera
È sabato pomeriggio, io di solito la newsletter la preparo il mercoledì, ma questa settimana è stata tutta un sottosopra.
Prima di iniziare a scrivere ho letto
e mi sono sentita così vista che ho messo da parte la scaletta già fissata per fare spazio ad altri pensieri.Cara Simona,
sul mio Google Calendar uso cinque colori, uno per ogni ambito che devo tenere d’occhio: Lavoro, Famiglia, Compleanni, Progetti e Gruppo di lettura. Da poco ne ho aggiunto un sesto, l’ho chiamato Benessere.
Ho capito che il tempo che non vedo è un tempo che non esiste, quindi per vederlo lo devo tenere sempre lì, presente. Così, se un colore sta occupando più centimetri nella settimana, se un periodo più intenso sta sbilanciando l’equilibrio dei vari incastri, me ne posso accorgere subito.
Quello che mi aiuta di più a «fare il salmone, risalire la corrente», come scrivi tu, è dire di no.
Negli anni ho capito che ci sono due tipi di no, quelli che dici per paura di dire sì e quelli per prenderti cura di te. Per molto tempo sono stata campionessa del primo tipo: se potessi saldare insieme tutti quei no potrei costruirci una coppa pesantissima, da Prima Classificata Mondiale. Adesso sto diventando più forte nella seconda categoria.
Nella creatività, nei progetti, ma che dico, nella vita, spesso ci passano davanti agli occhi comete di promesse scintillanti, occasioni che ci costringiamo a cogliere al volo, senza farci domande, per provare a fare tutto, a essere tutto, anche quello che sotto sotto non ci interessa davvero.
Prima avevo paura di dire no, di sembrare incoerente, di deludere, di sparire, di non essere più invitata, cercata, presa in considerazione. Poi però quei sì detti così, a metà, erano sassi sul petto che schiacciavano il respiro, il tempo e le idee. Mi gettavano addosso una frustrazione elettrica che poi faticavo a smaltire.
Adesso, ogni volta che posso, mi chiedo: Ti va davvero? Poi, mi ascolto.
No, non lo voglio fare. No, non lo posso fare.
Piano piano, un no alla volta. Senti come si sta bene qua.
Ti abbraccio e ti ringrazio per tutti i mondi che sai spalancare,
Valentina
Progetti che ho sbrinato
La scorsa estate ho aiutato Nicole Zavagnin a guardare i suoi progetti da un altro lato. Per me lei è da sempre un punto di riferimento nel mondo delle newsletter: fare un pezzo di strada insieme è stato un vero onore.
La cito qui oggi perché ha appena lanciato l’edizione speciale di Spring Vibes: 3 mail a settimana, fino al 21 marzo, per scrollarsi di dosso l’inverno insieme a lei e a un po’ di persone che ha invitato a partecipare.
Cosa succederà: «L'idea è di aspettare la primavera e uscire dal letargo con link, spunti, idee per ritrovare la curiosità, la motivazione, voglia di fare le cose un po' a modo nostro. Parleremo di libri, di newsletter, di abitudini...»
(E ne approfitto per consigliarti anche un altro suo progetto che abita qui su Substack:
)Compiti per la settimana
Da Il periodo del silenzio di Francesca Manfredi:
«È molto magra, molto debole, come se tutte le parole non dette in questi mesi fossero rimaste dentro di lei a infettarla, a cibarsi dei nutrimenti al posto suo, una tenia, un parassita. Forse è a questo che servono la voce, i gesti, la scrittura: a non rimanere intossicati dalle idee non liberate».
Sta per arrivare la primavera: quali progetti e quali idee dovresti proprio liberare? Perché? Facci caso.
Domande creative: mi mandi la tua?
Una volta al mese rispondo alle domande su abitudini o routine creative, ispirazioni, idee, scrittura, progetti e tutto quello che li fa bloccare o funzionare. Vuoi scrivermi anche tu?
E adesso… titoli di coda.
Sono Valentina Aversano, project strategist che sbrina idee e fa succedere le cose. Poi leggo e rido con
. Mi trovi anche su Instagram e LinkedIn.Posta creativa torna da te domenica 10 marzo: ti è piaciuta questa newsletter? Lasciami un cuore, un commento o un fatto creativo e, se ti va, porta in giro questo numero
Grazie sempre a Ottavia Baldi per le bellissime illustrazioni
Anche io fatico nel ritagliarmi tempo per la categoria “benessere”. Non lo sapevo, l’ho capito solo quando ho cominciato ad annotare e vedere. Ieri però mi sono presa tre ore di vero benessere 💕
“..il tempo che non vedo è un tempo che non esiste” quant’è vero