Previously on Posta Creativa: come riaccendere la scintilla di quello che fai
In questa puntata: una lettera sul benessere digitale, i compiti della settimana e il calendario per prenotare una chiacchierata conoscitiva per farti sbrinare da me.
E adesso prendi il quaderno, si va.
Ciao Valentina!
Come stai?
Ti scrivo per raccontarti che, da un po' di tempo, ho iniziato a riflettere sul tema del benessere digitale, e su come praticare una sana disconnessione.Non sempre è facile. Ad esempio, mi capita di ricevere messaggi di lavoro, o legati alle mie attività giornalistiche e con la newsletter, in momenti che per me sono off, come i weekend e la sera tardi.
Rispetto al passato, ora mi capita di far presente il disagio che tutto ciò mi provoca, affermando che non è mia intenzione essere sempre disponibile e che non voglio sentirmi obbligata a dare risposte in tempo record.
Per quanto possiamo essere brave a mettere dei paletti e tutelare il nostro benessere, ci troviamo spesso a fare i conti con urgenze che non lo sono, con una tecnologia che ci impone una presenza live giorno e notte, con una invasione degli spazi privati e una faticosa gestione del tempo.
Mi piacerebbe si recuperassero il rispetto dell'attesa e l'arte della pazienza.
Ad esempio, ho imparato a programmare le mail lavorative in orari consoni, pensando a chi legge, oppure a spegnere il telefono dopo una certa ora, a passeggiare lasciandolo a casa o in ufficio per godermi una pausa.
Quante cose possiamo fare, per tutelare noi stesse e per chi vive o lavora con noi, per non arrivare al temibile burnout?
Un abbraccio,
Cara Samantha,
una delle cose più difficili e importanti che ho imparato negli ultimi anni è che non sono un pronto soccorso. Non devo essere sempre connessa, non devo rispondere all’istante, non devo stare sul pezzo a tutti costi.
Per quasi tutta la mia vita lavorativa ho creduto che essere brava volesse dire essere sempre a disposizione e non poter staccare mai. Poi ho avuto il burnout.
È stato allora che ho iniziato a guardarmi da un altro lato e a desiderare fortissimo di mettere dei confini tra me e il mondo, soprattutto tra me e il telefono.
Mi sono data del tempo per capire cosa mi facesse stare male in particolare, poi ho fatto degli esperimenti, con gradualità.

Ho messo in atto tutte le strategie che con molta saggezza citi anche tu, poi ho capito di dover andare ancora oltre, perché sotto sotto mi considero un’Alcolista Anonima dell’online e so che per non farmi risucchiare devo sorvegliarmi con molta disciplina.
Sul mio telefono adesso:
non c’è la mail di lavoro;
non ci sono app social a parte Instagram che attivo solo in orario lavorativo, dal lunedì al venerdì, poi è sempre in pausa;
considero le chat come una segreteria telefonica: non c’è l’ultimo accesso, se sono online o la doppia spunta blu; i gruppi sono quasi tutti silenziati;
non c’è Notes: le tantissime newsletter che seguo le leggo solo da Gmail e punto a leggerle solo da desktop.
Tutto questo mi aiuta a:
riposare;
fare una cosa alla volta;
essere più presente a me stessa e con le persone intorno;
riguadagnare centimetri di spazio mentale in cui seminare nuove idee.
Ho ancora molto da migliorare e sperimentare, ma… piano piano.
Ci sono mille altri aspetti che, se trascurati, potrebbero comunque farmi ricascare nel burnout: io continuo ad ascoltarmi e non smetto di studiare, poi ti dico che effetto mi fa.
Nel frattempo ho parlato di burnout e di cambiamento con Stefania Pecere, nella Stanza degli ospiti di Controra.
Compiti per la settimana
Da Capelli, lacrime e zanzare di Namwali Serpell, traduzione di Enrica Budetta:
«Al mondo esistono tre tipi di persone: quelle che quando sentono qualcun altro cantare inconsciamente iniziano a cantare la stessa canzone; quelle che rimangono rispettosamente o nervosamente in silenzio; e quelle che iniziano a cantare qualche altra cosa».
Che rapporto hai con la tua comunicazione online? Quale persona sei di queste tre?Facci caso, poi scrivilo sul tuo quaderno.
Chi sono e come posso sbrinarti
Sono Valentina Aversano, sbrino aziende, progetti e freelance e non ti faccio andare in burnout.
Come posso aiutarti? Parliamone: prenota una chiacchierata conoscitiva e raccontami tutto.
Posta creativa torna da te giovedì prossimo: ti è piaciuta questa puntata? Girala a una persona che dovrebbe proprio scoprirla
io mi sento già brava ad aver impostato il limite di utilizzo su Instagram 😅
Clamorosa tu. Questa sì che è da incorniciare!