Smettila di avere paura della bella cartoleria
e inizia a usare davvero i quaderni per le tue idee e i tuoi progetti
Ogni volta che devo immaginare qualcosa di nuovo, parto da un quaderno. Nel mio angolo studio ho una scatola trasparente piena di pagine tutte da scrivere: ogni occasione è buona per comprare qualcosa di nuovo e chi mi conosce sa che regalarmi un quaderno mi fa sempre felice, basta che non sia a quadretti.
Un quaderno è una stanza dove sistemare quello che ci attraversa la mente, uno spazio di progettazione che ci aiuta a dare un nome alle cose, anche ad ammassare idee in modo disordinato, tanto abbiamo pagine e pagine per riordinare, tracciare mappe, etichettare.
Prendere appunti sul telefono o al pc non è la stessa cosa: è la scrittura a mano che ci carica e scarica insieme, fa nascere nuove scintille e ci alleggerisce la testa. Non solo: un quaderno è un modo molto concreto di far iniziare qualcosa, aprirlo è come schiudere una porta ed entrare in una dimensione diversa, in molte stanze diverse. È come se ti dicessi: Adesso dedico del tempo a questa idea, a questo tema. È arrivato il momento di prendermene cura.
Ogni riga che scrivi, ogni pagina che riempi, è un modo per annaffiare il tuo progetto, per dargli aria e luce.
Io ormai ho un quaderno per ogni cosa: per il lavoro, per i desideri, per le cose da fare, per gli esercizi di scrittura. Uno per ogni social media che uso, uno per i ragionamenti, uno per ogni corso, uno per ogni cantiere creativo che porta un nome di lavorazione che capisco solo io. Ne ho anche uno che chiamo Quaderno Mix e che mi porto dietro quando non posso avere con me tutti gli altri. Anche questa newsletter ha un quaderno tutto suo.
Con il tempo ho imparato a non avere timore della bella cartoleria: scelgo il quaderno da iniziare come farei con un vestito per uscire e poi non mi preoccupo troppo se lo macchierò.
Da dove iniziare per usare davvero i quaderni?
Ho estrapolato tre consigli da uno dei miei libri preferiti, Scrivere zen di Natalie Goldberg:
«Innanzi tutto, consideriamo la penna con cui scriviamo. Dovrebbe essere una penna capace di scrivere in fretta, perché i pensieri vanno sempre molto più in fretta della mano. Non bisogna rallentare ulteriormente la mano con una penna lenta».
«Anche le dimensioni del quaderno hanno la loro importanza. Se è piccolo, lo si può tenere in tasca, ma allora anche i vostri pensieri saranno piccoli. Va benissimo. William Carlos Williams, un famoso poeta americano, di professione faceva il pediatra, e ha scritto molte delle sue poesie sul blocco delle ricette tra una visita e l’altra».
«È vero che è il mondo interno a creare quello esterno, ma anche il mondo esterno e gli strumenti che usiamo influiscono sul modo in cui formiamo i nostri pensieri. Provate a noleggiare un aeroplano e a scrivere nel cielo. Scegliamo con cura i nostri strumenti; ma la cura non deve trasformarsi in ansia, e non deve farci trascorrere più tempo in cartoleria che alla scrivania».
Altri spunti:
Anche tu usi i quaderni? Raccontami tutto.
Progetti che ho sbrinato
Diamo il benvenuto a
, la newsletter mensile del nuovo progetto di Marina Castagna e Francesca De Rege.Qui si parla di genitorialità attraverso il gioco, il cibo e le avventure e lo si fa in modo onesto e non giudicante, una rarità nel panorama dei contenuti su questi temi.
Per capirci subito: nel primo numero ci si sporca le mani con la terra dell’orto.
Compiti per la settimana
Scrive Lars Gustafsson in Storie di gente felice, tradotto da Carmen Giorgetti Cima:
«Non è solo di notte che sogniamo. Tutte le persone sagge, no, è eccessivo, diciamo alcune persone sagge sanno che esistono sogni che passano davanti agli occhi in perfetto stato di veglia. Ma hanno la stessa possibilità di diventare visibili delle stelle in pieno giorno. Diventano invece trasparenti. È proprio così che diventano: trasparenti».
Quando ti capita di sognare a occhi aperti, cosa vedi? Facci caso.
Domande creative: mi mandi la tua?
Una volta al mese rispondo alle domande su abitudini o routine creative, ispirazioni, idee, scrittura, progetti e tutto quello che li fa bloccare o funzionare. Vuoi scrivermi anche tu?
Ti è piaciuto questo numero? Lasciami un cuore, un commento o un fatto creativo.
Sono Valentina Aversano, project strategist che sbrina idee e fa succedere le cose.
Non so nemmeno io perché ti leggo (tutto è nato da un post su linkedin??) ma farlo mi rilassa molto e mi riporta con i piedi per terra, ricordandomi che non sto vivendo la mia vita come vorrei ma continuo a correre intorno al e per il lavoro. Grazie
Confermo: proprio da uno dei tuoi post l'ho imparato, e la prima cosa che ho fatto quando sono diventata freelance a tempo pieno è stata fare shopping di quaderni! Da allora seguo il tuo metodo (un quaderno per ogni cosa) con grande soddisfazione. Un pensiero che mi ha sbloccata è stato: sono solo per te, non devi mostrarli a nessuno, non avere paura che quello che ci scrivi sia brutto / incompleto / mal riuscito / imbarazzante