Non so nemmeno io perché ti leggo (tutto è nato da un post su linkedin??) ma farlo mi rilassa molto e mi riporta con i piedi per terra, ricordandomi che non sto vivendo la mia vita come vorrei ma continuo a correre intorno al e per il lavoro. Grazie
Confermo: proprio da uno dei tuoi post l'ho imparato, e la prima cosa che ho fatto quando sono diventata freelance a tempo pieno è stata fare shopping di quaderni! Da allora seguo il tuo metodo (un quaderno per ogni cosa) con grande soddisfazione. Un pensiero che mi ha sbloccata è stato: sono solo per te, non devi mostrarli a nessuno, non avere paura che quello che ci scrivi sia brutto / incompleto / mal riuscito / imbarazzante
Sono troppo contenta, evviva! E i tuoi pensieri sblocca quaderni sono super utili, secondo me ispireranno anche altre persone che leggeranno questo commento. Graaazie
soprattutto quelli (quelle) che scrivono devono "assaggiare" questo modo diverso
poi chiaro si può anche rifiutare (e imprecare)
molte questioni si mescolano, quando si parla di una pratica semplice come scrivere
finisce che non diventa semplice, e mette in azione parecchie cose che sembrerebbero lontane dal prendere un oggetto e vergare su carta
e invece
(caratteristica principale: con la stilografica non puoi semplicemente impugnare come ti pare: esige diciamo attenzione, sa essere veloce, sa essere riflessiva, ma richiede una certa cura nell'essere presa, o trattata)
Io ho tantissimi quaderni belli, alcuni me li sto portando dietro di trasloco in trasloco da anni.. Però poi scrivo quasi sempre su quelli molto più ordinari, in realtà, quelli proprio da cartoleria normale che usi a scuolai. Sono solo io? (Oddio, ora che ci penso a volte lo faccio anche coi vestiti. O coi regali alimentari che vengono da lontano, mangiarli appena prima che scadano perché sono in preda al sabato del villaggio. Aiuto haha)
Ma no che non sei solo tu, è un'abitudine molto diffusa, questo conservare aspettando occasioni speciali o un tempo perfetto. Anche io prima di cambiare ci ho messo un po', però mi sono detta: il tempo è adesso, non sarà perfetto, ma è tutto quello che ho
oggi ho trovato questo post quasi per caso (era ricondiviso nelle note), e proprio a inizio settimana ho fatto pulizia del "cassetto dei quaderni". negli anni ne ho accumulati forse troppi, però mi sono giustificata dicendomi che ho usato quasi tutti. certo, alcuni sono stati abbandonati dopo un paio di pagine... però almeno ho smesso di aspettare "l'occasione giusta" per ognuno di loro :)
Oh sì, lo spirito è proprio questo qui. Poi penso che i quaderni siano come i libri, non devi per forza arrivare alla fine se non ti va, ma l'importante è sperimentare
Anch'io son tipo da quaderni, soprattutto riciclati. Piccoli solo in 👜 per prendere gli appunti sul momento e catturare le idee che arrivano mentre sono per esempio a far la spesa. Sennò grandi è meglio. Ci faccio di tutto, appunto tracce di nuove storie, ma anche riepiloghi mentali di strategie, punti della situazione, inventari di quello che c'è per capire la direzione che sta prendendo. Mi fa piacere sentire che nonostante la tecnologia, la buona abitudine di scrivere a mano non si è persa. Però non avevo mai pensato di usarne un quaderno per ogni scompartimento... 🤔
Magari per te funziona tenere tutto insieme, ma se ti va prova a separare e vedi che succede. Io mi trovo bene così perché riesco a dedicare alle idee un'attenzione non multitasking, ma specifica. Poi c'è sempre un Quaderno Mix quando non è possibile avere tutto con sé e allora sì, alla fine dipende sempre dal contesto
Tanti taccuini anche per me, anche se un po' più disordinati. E nel leggere questa bella puntata mi è venuta in mente quella cosa che raccontava Pascoli sui tre tavoli nel suo studio: uno per scrivere poesie in italiano, uno per il latino, uno per gli studi su Dante.
Io ogni tanto provo a ottimizzare, ma mi rendo conto che non posso ingannarmi così continuo a comprare quaderni e taccuini. Ne ho uno per gli aggiornamenti quotidiani di scrittura; uno piccolo per le idee volanti (che poi, se continuano a convincermi, trascrivo in un altro quaderno dividendole in idee per racconti, romanzi o semplicemente titoli); uno "tecnico" per social, strumenti vari; uno per gli appunti sui libri che leggo; una moleskine pocket per gli appuntamenti; uno per far riposare i pensieri prima di andare a dormire. Mi piacerebbe averne meno, ma come si fa?
Quando tanti anni fa la connessione internet a casa era un lusso per pochi, facevo carte false per stare più tempo possibile in biblioteca dove c'era una connessione gratuita. Andavo con i miei floppy, cercavo i siti che mi interessavano e scaricavo tutto quello che poi mi sarei letta comodamente a casa dal mio pc. Di quei floppy ne avevo a decine, e poichè non potevo continuare a comprarli e la memoria del mio pc era limitata, iniziai a copiare tutto a mano su delle vecchie agende che avevo in casa. L'ho fatto per anni, anche quando avevo la stampante o installammo la prima ADSL. Poi non l'ho più fatto, e ho accumulato quaderni, agende, penne, stickers...
Due mesi fa la mia nutrizionista mi ha detto: "Trova qualcosa per tenerti occupata e non pensare a mangiare fuori pasto. Qualcosa che ti faccia muovere le mani."
Ho recuperato i miei quaderni, gli stickers, i washi tape... E sto riempiendo quaderni su quaderni, come facevo una volta. Quaderni imperfetti, con immagini incollate a caso, titoli che mi piacerebbe scrivere meglio, con un'altra grafia... Però sono i miei, e contengono le cose che amo, proprio come un tempo.
Tra i quaderni dedicati ai progetti ne sto creando uno sui tarocchi: 4 pagine di significati per ogni carta. Per ora l'ho preparato e compilato una decina di pagine.
Secondo me ognuno di noi dovrebbe proprio avere un proprio quaderno, anche solo per appuntare delle ricette, delle frasi tratte dai libri letti... Non si può mica sempre affidare ogni ricordo ad internet, no?
Non so nemmeno io perché ti leggo (tutto è nato da un post su linkedin??) ma farlo mi rilassa molto e mi riporta con i piedi per terra, ricordandomi che non sto vivendo la mia vita come vorrei ma continuo a correre intorno al e per il lavoro. Grazie
Ma grazie Vito, mi dici una cosa bellissima. E viva la serendipità e i tesori che si trovano per caso, olè
Confermo: proprio da uno dei tuoi post l'ho imparato, e la prima cosa che ho fatto quando sono diventata freelance a tempo pieno è stata fare shopping di quaderni! Da allora seguo il tuo metodo (un quaderno per ogni cosa) con grande soddisfazione. Un pensiero che mi ha sbloccata è stato: sono solo per te, non devi mostrarli a nessuno, non avere paura che quello che ci scrivi sia brutto / incompleto / mal riuscito / imbarazzante
Sono troppo contenta, evviva! E i tuoi pensieri sblocca quaderni sono super utili, secondo me ispireranno anche altre persone che leggeranno questo commento. Graaazie
brava, usare quaderni belli e di carta buona aiuta davvero!
e ti capisco bene, anche io ne ho "aperti" sette o otto
aggiungo che, per conto mio, la penna è anche più importante
e, da ormai "uso esclusivamente stilografiche"
trovo quelle penne, queste penne
non solo uno strumento
ma quasi un aiuto, una spinta a scrivere
e per quanto io sia uno da scritture lente
però la stilografica giusta non fa nessuna fatica a correre
dico per i pensieri veloci e la necessità di tradurli velocemente
Grazie Luca, mai provata una stilografica, adesso sono curiosa!
devi!!!!!!!
soprattutto quelli (quelle) che scrivono devono "assaggiare" questo modo diverso
poi chiaro si può anche rifiutare (e imprecare)
molte questioni si mescolano, quando si parla di una pratica semplice come scrivere
finisce che non diventa semplice, e mette in azione parecchie cose che sembrerebbero lontane dal prendere un oggetto e vergare su carta
e invece
(caratteristica principale: con la stilografica non puoi semplicemente impugnare come ti pare: esige diciamo attenzione, sa essere veloce, sa essere riflessiva, ma richiede una certa cura nell'essere presa, o trattata)
Io ho tantissimi quaderni belli, alcuni me li sto portando dietro di trasloco in trasloco da anni.. Però poi scrivo quasi sempre su quelli molto più ordinari, in realtà, quelli proprio da cartoleria normale che usi a scuolai. Sono solo io? (Oddio, ora che ci penso a volte lo faccio anche coi vestiti. O coi regali alimentari che vengono da lontano, mangiarli appena prima che scadano perché sono in preda al sabato del villaggio. Aiuto haha)
Ma no che non sei solo tu, è un'abitudine molto diffusa, questo conservare aspettando occasioni speciali o un tempo perfetto. Anche io prima di cambiare ci ho messo un po', però mi sono detta: il tempo è adesso, non sarà perfetto, ma è tutto quello che ho
Quaderni, notes, calepini, midori che meraviglia io me li costruisco. Adoro fare quaderni, con carte speciali, con texture diverse e di ogni misura
Costruirli da sé deve essere stupendo, wow!
Qui master in quaderni belli, anche per disegnare. Ma grazie per lo spunto a sbloccare le pagine bianche
Sblocchiamo tutto, una pagina bianca alla volta
oggi ho trovato questo post quasi per caso (era ricondiviso nelle note), e proprio a inizio settimana ho fatto pulizia del "cassetto dei quaderni". negli anni ne ho accumulati forse troppi, però mi sono giustificata dicendomi che ho usato quasi tutti. certo, alcuni sono stati abbandonati dopo un paio di pagine... però almeno ho smesso di aspettare "l'occasione giusta" per ognuno di loro :)
Oh sì, lo spirito è proprio questo qui. Poi penso che i quaderni siano come i libri, non devi per forza arrivare alla fine se non ti va, ma l'importante è sperimentare
Anch'io son tipo da quaderni, soprattutto riciclati. Piccoli solo in 👜 per prendere gli appunti sul momento e catturare le idee che arrivano mentre sono per esempio a far la spesa. Sennò grandi è meglio. Ci faccio di tutto, appunto tracce di nuove storie, ma anche riepiloghi mentali di strategie, punti della situazione, inventari di quello che c'è per capire la direzione che sta prendendo. Mi fa piacere sentire che nonostante la tecnologia, la buona abitudine di scrivere a mano non si è persa. Però non avevo mai pensato di usarne un quaderno per ogni scompartimento... 🤔
Magari per te funziona tenere tutto insieme, ma se ti va prova a separare e vedi che succede. Io mi trovo bene così perché riesco a dedicare alle idee un'attenzione non multitasking, ma specifica. Poi c'è sempre un Quaderno Mix quando non è possibile avere tutto con sé e allora sì, alla fine dipende sempre dal contesto
Sì, è un'idea... che circolando è arrivata da me 🤩
Tanti taccuini anche per me, anche se un po' più disordinati. E nel leggere questa bella puntata mi è venuta in mente quella cosa che raccontava Pascoli sui tre tavoli nel suo studio: uno per scrivere poesie in italiano, uno per il latino, uno per gli studi su Dante.
Adesso voglio tre tavoli anche io!
Io ogni tanto provo a ottimizzare, ma mi rendo conto che non posso ingannarmi così continuo a comprare quaderni e taccuini. Ne ho uno per gli aggiornamenti quotidiani di scrittura; uno piccolo per le idee volanti (che poi, se continuano a convincermi, trascrivo in un altro quaderno dividendole in idee per racconti, romanzi o semplicemente titoli); uno "tecnico" per social, strumenti vari; uno per gli appunti sui libri che leggo; una moleskine pocket per gli appuntamenti; uno per far riposare i pensieri prima di andare a dormire. Mi piacerebbe averne meno, ma come si fa?
Ma no, perché averne meno? Siamo così, teniamoci così :)
Quando tanti anni fa la connessione internet a casa era un lusso per pochi, facevo carte false per stare più tempo possibile in biblioteca dove c'era una connessione gratuita. Andavo con i miei floppy, cercavo i siti che mi interessavano e scaricavo tutto quello che poi mi sarei letta comodamente a casa dal mio pc. Di quei floppy ne avevo a decine, e poichè non potevo continuare a comprarli e la memoria del mio pc era limitata, iniziai a copiare tutto a mano su delle vecchie agende che avevo in casa. L'ho fatto per anni, anche quando avevo la stampante o installammo la prima ADSL. Poi non l'ho più fatto, e ho accumulato quaderni, agende, penne, stickers...
Due mesi fa la mia nutrizionista mi ha detto: "Trova qualcosa per tenerti occupata e non pensare a mangiare fuori pasto. Qualcosa che ti faccia muovere le mani."
Ho recuperato i miei quaderni, gli stickers, i washi tape... E sto riempiendo quaderni su quaderni, come facevo una volta. Quaderni imperfetti, con immagini incollate a caso, titoli che mi piacerebbe scrivere meglio, con un'altra grafia... Però sono i miei, e contengono le cose che amo, proprio come un tempo.
Tra i quaderni dedicati ai progetti ne sto creando uno sui tarocchi: 4 pagine di significati per ogni carta. Per ora l'ho preparato e compilato una decina di pagine.
Secondo me ognuno di noi dovrebbe proprio avere un proprio quaderno, anche solo per appuntare delle ricette, delle frasi tratte dai libri letti... Non si può mica sempre affidare ogni ricordo ad internet, no?